SIMONE MARTINETTO

 

UNEXPECTED CINEMA

In Unexpected Cinema vi è un ribaltamento di prospettiva: gli scatti selezionati ritraggono quelle “presenze-fantasma”, persone e oggetti, che animano la macchina del cinema restando solitamente nell’ombra e rendendola possibile; sono piccole “epifanie” colte e immortalate dall’obiettivo del fotografo di scena, un cinema nel cinema, una storia che corre parallela a quella principale, un altro racconto possibile e inaspettato. Questa serie è, quindi, un omaggio da un lato al potere dell’immaginazione come prerogativa per fantasticare nuovi scenari, dall’altro alla soggettività insita nel Lebenswelt husserliano, ovvero in quel “mondo della vita” percepito e raccontato da un punto di vista insolito ed elaborato attraverso i filtri dell’intuizione, dell’esperienza personale e del sogno. Citando lo stesso Martinetto che a sua volta cita il poeta e artista William Blake: “noi non vediamo con l’occhio ma attraverso l’occhio. E quell’attraverso fa una bella differenza perché c’è la nostra mente a fare da filtro”.

Maria Chiara Wang